-Lab. teatrale di co-creazione

Il laboratorio è uno spazio di creazione collettiva condotto da Alessandra Vannucci e Carina Guimaraes, a partire dalle metodologie del Teatro delle Oppresse e dei collettivi agit-prop. Verranno proposte dinamiche provenienti da un campo estetico ampio che include esperienze sensoriali e teatrali, per abbordare il tema dei ‘corpi plurali’ ed indagare le violenze cui possono essere soggetti in contesti sociali patriarcali. L’intento del laboratorio è smontare comportamenti meccanizzati e (re)inventare insieme modi di convivenza in cui nessun corpo sia destinatario di violenza. Il laboratorio prevede l’incontro tra due metodologie. Il Teatro delle Oppresse, iniziato nel 2009 in Brasile da un collettivo di donne attiviste, è una delle tecniche dell’arsenale del Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal, il cui obiettivo principale è l’emancipazione sociale attraverso giochi-esercizi e drammaturgie create dalle/dai partecipanti. Per agit-prop s’intende l’arsenale di tecniche artistiche, formulate negli anni 20 a servizio della rivoluzione russa, ed oggi praticate da collettivi come Fuzuê (Brasile) per la creazione di scene brevi che siano efficaci nel condurre il pubblico al dibattito sul tema proposto.
 

Il 24 maggio seguirà conferenza dalle 19:00 alle 20:30, aperta anche a chi non ha seguito il laboratorio.

COSTO: il laboratorio è gratuito. Per l’assicurazione è necessaria la tessera AICS, che è possibile fare sul posto al prezzo di 8€.
NUMERO PARTECIPANTI: minimo 8 – massimo 25: sia student* che cittadin* interessat* alle interazioni tra arte e modi di vita in società. Se il numero dei/delle condidat* dovesse eccedere la disponibilità, verrà fatta una selezione in base alle motivazioni dei/delle candidat*.
COSA PORTARE: vestiti comodi, acqua e cibo q.b. e quaderno/penna per annotazioni.
 
PER ISCRIZIONI: compilare questo modulo: https://forms.gle/Xz6L9G8w5kLMbyai8
PER ULTERIORI INFO: scrivere a alessandro.tolomelli@unibo.i