Venerdi 28/4 alle 20:30
Racconti sull’umanità, di erotismo e formazioni calcistiche degli anni ’70.Una proposta di materiale personale, immortali brani classici e, assicuriamo, parole a caso. Guidati dall’esplorazione sonora della chitarra contemporanea con riferimenti alla dimensione popolare e primitivista, nell’ottica di liberare le energie vitali e creative dell’individuo che stia o meno sul palcoscenico, appartenendo all’esperienza.

Concerto per chitarre e voce a Camere D’Aria

Un paio di sere or sono due giovani si chiesero se l’accento ritmico di un verso di
poesia potesse coincidere con l’accento ritmico musicale. Nello specifico se delle parole,
una frase, un verso, potessero suonare insieme a una chitarra: se ad esempio Nel mezzo
del cammin di nostra vita ecc. ecc. si potesse accompagnare con un arpeggio bello
assonante [se lo ritieni, correggi con termini musicali tecnici più appropriati].
I due giovani, casualmente coinquilini, con l’aspirazione per fare l’arte e la certezza
della disoccupazione e dell’improbabilità economica, discutevano in cucina durante la
cena. Tra l’esigenza di fare chiarezza, accenti sintattici pronunciati malissimo e la chitarra
suonata a voce (tipo tà-tata-tà tà-tata-tà, hai capito che intendo?) si affacciò in cucina un
altro inquilino, diretto verso il frigorifero. Nel chiudere lo sportello, con una coca-cola in
mano, commentò i sorteggi dei quarti di Champions League, quale delle tre italiane
potrebbe arrivare in finale. Il discorso su sillabe recitate sopra un Fa♭ affondò in un
abisso; in superficie si parlò di fatti più emozionanti. Anche perché quella proposta di
lettura precisa precisa con la musica era talmente banale che la mente stessa passava
oltre.
Condividere un’esperienza insieme ad altre persone tuttavia non è mai banale, e tu
persona gentile che leggi sarai benvenuta a questo simposio! Concerto per chitarre e
reading: chitarra leggio e testi (a proposito ma ce l’abbiamo un leggio?) pressappoco
questo e forse anche molto altro!
Una proposta di materiale personale, immortali brani tratti dai classici (portiamo anche
cose belle), canzoni non troppo engagé, esplorazioni delle possibilità sonore della chitarra
[tu puoi esprimerlo meglio di me], racconti di erotismo delicato, le formazioni delle
squadre di calcio degli anni ‘70, parole a caso.
È in ogni caso doveroso dichiarare che la conversazione cui si accennava all’inizio non
è mai avvenuta, mentre è reale il riferimento sportivo. Forse è il contrario. Se sia più reale
quanto immaginato o la realtà, non ne siamo ancora sicuri.