Domenica 12 dicembre 2021 / h 16.30 – h 19.00


Diaspore musicali – viaggio nella musica Gnawa del Maghreb (3)

Info: 328 66 29 343; cameredariainfo@gmail.com
per partecipare è necessario il green pass.


Laboratorio musicale a Camere d’Aria in collaborazione con Soundroutes Italia
con Abdullah Ajerrar e Oumaima Belamdi (Mayma)
Gnawa, una musica rinata nelle coste del Maghreb dalla cultura animista africana. A portarla al di là del confine sahariano, fu la sofferenza di uomini e donne ner* resi/e schiav*. I testi Gnawa appunto raccontano del viaggio, della natura, del mare e del cielo e di come l’umano vive in armonia con esse. Come la Macumba brasiliana e le altre musiche afrodiscendenti, Gnawa ha lo scopo di curare donne e uomini dal male fisico e psicologico che li affligge.
Abdullah Ajerrar nasce ad Essauira (Capitale della musica gnawa in Marocco) nel 1973.
In questa città, fin dall’infanzia, gli viene insegnata l’arte dello gnawa, da un gruppo di maestri (i cosiddetti ‘maalhemm’).
Da loro Abdullah impara a suonare il guembry, un basso etnico a tre corde pizzicate, le krakeb grosse nacchere di metallo, il tbel, un tamburo usato per accompagnare le danze acrobatiche ed i canti tradizionali tipici di questa musica, di cui Abdullah, nel corso degli anni, diventa profondo conoscitore, al tal punto da accompagnare il gruppo dei suoi maestri (guidato dal maestro Omar Al-Haiat) in diverse dimostrazioni artistiche, feste (le cosiddette ‘Lyla’) e serate di musica gnawa, in Marocco e in Europa (Francia, Germania, Belgio…).
Abdullah arriva in Italia nel 2000 per accompagnare il maestro Omar Al-Hayat, chiamato dalla scuola popolare di musica Ivan Illich di Bologna.
Si stabilisce in Calabria fino al 2004 per trasferirsi in seguito a Bologna, dove, insieme ad altri suoi connazionali fonda i kingooba, con cui continua a fare concerti musicali, sempre di tradizione gnawa, fino al 2011., anno in cui conosce il musicista Gianluca Sia, con cui, insieme al batterista Mimmo Mellace, fonda il gruppo Jedbalak, un progetto di musica gnawa-fusion, con cui collabora tutt’ora.Oumaima Belamdi (Mayma), nata a Rabat nel 1997, cresce in Italia, a Brescia. In uno dei suoi piccoli ritorni in Marocco, si innamora della musica Gnawa e questo amore la spinge tutti i giorni ad imparare nuovi suoni, melodie e significati di questa millenaria cultura afrodiscendente.
Info: 328 66 29 343; cameredariainfo@gmail.com
per partecipare è necessario il green pass.
In contemporanea nella saletta rossa mostra di Ahmad Jaddouh, nato in Siria nel 1952 e formatosi tra Siria, Italia () e Francia. Sviluppa uno stile proprio a lui che chiama “pittura del pensiero” e che trae ispirazione dalla poesia e dai linguaggi delle arti figurative europee degli ultimi anni.