Francesca & Andrea

Sunny Side Duo e La Famiglia Cassonetti 

Francesca ed Andrea vivono insieme in una grande casa a Grizzana Morandi. 

Ci accolgono con sorrisi sinceri e gnocchi fatti in casa, nonostante la cucina in totale ricostruzione. Francesca ed Andrea hanno voglia di raccontarci la loro storia, e durante il pranzo le parole scorrono come acqua in un fiume in piena.

 Francesca cresce con la nonna in un paesino della campagna modenese, dove si respira aria di comunità e tutti sanno di chi è figlia. Dagli 8 anni però, dopo alcuni problemi familiari, viene affidata dagli assistenti sociali ad una famiglia bolognese. L’esperienza non è delle migliori, per cui  a 18 anni decide di andare a  vivere da sola e lavorare in un call center. Un giorno, per caso, trova l’annuncio di un corso di teatro a cui decide di iscriversi. “Fare quel corso di teatro mi ha cambiato la vita:” qui conosce le sorelle Julia e Judith con le quali vive finalmente l’adolescenza che non ha vissuto nella controllante famiglia affidataria. Dopo la prematura morte di Julia nel 2012, i genitori delle sorelle decidono di pagare a Francesca gli studi: “hanno gestito il dolore in maniera magistrale, cercando di fare in modo che da questo lutto venisse fuori qualcosa di bello.” 

Dall’altra parte Andrea, originario di Rimini, studia fisica all’università di Bologna. Appassionato di musica sin da bambino ci dice: “penso ci sia una correlazione tra discipline scientifiche e musica […] molti dei miei colleghi suonavano.” Dopo la laurea si trasferisce a vivere con alcuni amici nel rudere lasciato dai nonni sulle colline riminesi. Dopo la felice convivenza campagnola decidono di trasferirsi tutti insieme sull’Appennino bolognese, nel borgo di Tolè. Nello stesso periodo Andrea si iscrive al conservatorio di Bologna per studiare pianoforte e lì conosce Francesca, che studia canto: si innamorano.

Alla morte del padre, Andrea torna a Rimini per svolgere la burocrazia e capire cosa fare della propria vita. Francesca intanto ha dei grossi problemi alle corde vocali che le impediscono di continuare gli studi. Recuperare la voce cantata e parlata è un lungo processo che la destabilizza profondamente, lasciandola senza protezione “dalle cose del mio passato che non mi permettevano di  vivere il presente.” Lascia così il conservatorio per iscriversi all’Atelier Teatro Fisico di Philip Radice di Torino, con il desiderio di unire musica e clown. Andrea, ispirato dalla passione di Francesca, decide iscriversi insieme a lei. Per guadagnare un po’ di soldi iniziano a suonare insieme in strada: Francesca con ukulele e voce ed Andrea si improvvisa con un contrabbasso vecchio e scalcinato (in cui -ironia della sorte- oggi si sta laureando). Nel 2020 nasce così il duo musicale Sunny Side Duo con il quale propongono un repertorio di musica Swing (e non solo) con il quale inizia la loro collaborazione artistica.!

Dopo la decisione di Francesca di finire gli studi al conservatorio di Adria (Veneto) iniziano insieme a cercare un nuovo luogo dove vivere, tra Veneto ed Emilia-Romagna.

Dopo varie difficoltà, come affitti troppo cari e case troppo vecchie, riescono finalmente a trovare una casa sull’Appennino Tosco-Emiliano. Questo posto diventa la base sicura da cui muoversi per studio e per lavoro. Francesca ed Andrea passano due giorni a settimana in Veneto per le lezioni di canto e di contrabbasso. Andrea, inoltre per sei mesi l’anno gira l’Europa con il Circo Paniko. Percependo però che questo lo tiene lontano dalla casa che si è scelto con Francesca decide gradualmente di ridurre il suo impegno con questa realtà artistica.  lasciarlo. E’ grazie al Circo Paniko che Francesca e Andrea creano nel 2022 il loro primo numero di Clown musicale: nasce così la compagnia Famiglia Cassonetti.

I fine settimana suonano per le strade di alcuni paesini dell’Appennino, di Bologna o delle città emiliane. Anche se per Andrea “un tempo era traumatico tornare in città e cercavo di evitarlo il più possibile oggi è bello vivere il rapporto che si crea tra la nostra arte e la gente delle piazze.” Per Francesca anche se la città permette di trovare ”dimensioni dove incontrare nuovi artisti di strada,” è la montagna che “dà lo spazio per avvicinarsi all’essere dei boschi e delle stagioni, e ad un fare dell’essere, diverso dal fare per performare. Le tante cose da fare in montagna si connettono in maniera profonda al mio essere artista, poiché sento che per essere artista devo essere molto ben connessa a me stessa ed al pubblico nel momento della performance.” Vivere in natura è quindi un modo di nutrire loro stessi e la loro arte, anche se entrambi amano spostarsi frequentemente per andare in città.

La coppia ha inizialmente fatto fatica ad integrarsi nella comunità locale per varie motivazioni. Da un lato si sono sentiti molto drenati dalle proprie attività personali; dall’altro ci rivelano che la comunità dei loro coetanei, spesso nati e cresciuti in città e solo successivamente trasferiti in montagna, struttura i propri legami sociali intorno alla genitorialità. Molte donne hanno fatto  pressione alla maternità a Francesca (ma mai ad Andrea), cercando capire quando (e non se) voglia fare figli. Per lei “il tema della maternità è un tema personale che sono disposta ad affrontare in maniera seria, non con chiacchiere da bar. […] Siamo due persone che hanno una vita complessa che va al di là del fare o non fare figli.” Andrea ci dice che, anche se “è mancato un terreno di confronto sul tema,” crede che queste pressioni nascano dalla volontà di includerli in una vita sociale incentrata sui figli: questa consapevolezza li sta lentamente riavvicinando alle persone ed ai vari eventi che rendono viva la montagna. 

Oggi la musica è il fulcro della loro vita. I due musicisti hanno sviluppato nel tempo vari espedienti per poter vivere della loro arte: performance di strada, insegnamento e concerti per feste private e matrimoni. Francesca ci dice che “guadagnare soldi con l’arte rende obbligatorio fare dei compromessi, e chi non ne deve fare se lo può permettere di famiglia; […] il privilegio non è una colpa ma è un dato di fatto che noi non ci lo possiamo permettere.” Andrea vorrebbe non fosse un tabù parlare di privilegio, altrimenti “crescendo sembra che tutti facciano cose più belle e grandi delle tue.” Ci rivelano infatti che l’acquisto della casa dove vivono è stato reso possibile dalla vendita del rudere del nonno di  Andrea e dal prestito fatto a Francesca dai genitori di Julia: “persone meravigliose che mi hanno molto aiutata, dandomi la possibilità di scrivere un futuro diverso per me e per la mia storia famigliare” Francesca parla con gratitudine ed amore: “fare l’artista nonostante quello che sta succedendo nel mondo è un grandissimo privilegio. Molte persone non se lo possono permettere perché devono occuparsi di sopravvivere. […] Anche se all’inizio mi è stato tolto molto ho anche ricevuto il privilegio di poter studiare e di avere una casa: oggi ho il desiderio di restituire.” Francesca vorrebbe restituire collaborando con uno spazio sicuro dove donne vittime di violenza possano riprendersi la propria voce e la propria intenzionalità e creare uno spettacolo di clown transfemminista. 

Andrea ci racconta con nostalgia delle dimensioni di socialità casalinghe vissute quando è arrivato in Appennino nel 2013. Il desiderio della coppia è quindi quello di fare della loro casa un luogo popolare, aperto a tutt* e legato da rapporti di scambio reciproco indipendente dal denaro.

Oggi, mentre pubblichiamo queste parole, la Famiglia Cassonetti è impegnata nella sua prima residenza artistica a Camere d’Aria (la prima di tre!) per ideare uno spettacolo inedito di Clown musicale.

Vi invitiamo a venire, vedere con  i vostri occhi la passione che sprigionano e conoscerli di persona!

Se vuoi più informazioni sui loro progetti:

famigliacassonetti@gmail.com

info@sunnysideduo.it

IG   famiglia cassonetti  
https://www.instagram.com/famigliacassonetti/

IG Sunny Side Duo
https://www.instagram.com/sunnysidemusicduo/